La novella dell'Orco, de' briganti e delle belle figliole

di Simone Giusti, da Un Castello per le fiabe 2015/2

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Ai tempi in cui in Alemagna c’era l’Imperatore e nel Mediterraneo navigavano i pirati saraceni, visse un grand’avventuriero e prode cavaliere. Il suo vero nome non lo sapeva nessuno, ma tutti lo chiamavan Baldanzoso per il modo fiero di duellare. Era partito da Lari quand’era ragazzino e il nonno lo portava a giro per i paesi a far stornelli e raccontar storie in rima, cosa che non lo faceva ben guadagnare, per questo se n’era andato e al posto della lingua aveva imparato a usare la spada e al posto di montar storie a cavalcar destrieri. Aveva viaggiato per mari e monti, era stato prigioniero nei carceri ottomani, amico del Re dei Francesi e mercenario al soldo degli Alemanni. E lì, tra le schiere dei lanzichenecchi, dove c’erano anche orchi che menavano senza sosta e si fermavano solo nel sentir canzoni e rime (valli a capire), aveva combattuto fino alle terre del Nord dove d’estate non tramonta mai il sole. Dopo vent’anni, e dopo aver messo insieme grandi tesori, in sella a un gran destriero, con corazza sul petto e bisaccia piena di quattrini, Baldanzoso era di ritorno verso casa, quando capitò di fronte a un’osteria in un valico dell’Appennino. La pancia brontolava e si fermò per mangiare.
L’osteria era deserta e anche per strada non passava nessuno. Nel chiostro sul retro attorno alla fontana c’erano invece tre fanciulle bellissime che piangevano disperate. Erano una più giovane dell’altra e tutte bellissime figliole. Appena lo videro, si gettarono ai suoi piedi e piangendo senza sosta lo implorarono di aiutarle a ritrovare il loro babbo. Dissero che in cima alla montagna viveva un orco grande e cattivo che era sceso all’osteria per mangiare, e siccome aveva finito tutto e la fame non gli passava aveva rapito il loro babbo, se l’era messo nella sacca in spalla e l’aveva portato chissà dove. Baldanzoso d’avventure era già sazio e non aveva alcuna voglia di sguainar di nuovo la spada, soprattutto contro un orco che ben sapeva quanto fossero forti e battaglieri, ma le fanciulle lo pregarono così tanto, e gli promisero un bacio, e poi due, e poi tre, e carezze, e tante altre moine ancora, che alla fine Baldanzoso cedette e accettò. Le fanciulle gli indicarono la strada che aveva preso l’orco, un viottolo che spariva nella foresta salendo su per i monti, e lui partì a spron battuto.
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